Invited to reflect on how to collect memories and recollections of the annus horribilis 2020, I decided to work on some of the voices that more than others have had no space for listening and expression: those of boys and girls, from middle school to university, with the intention of giving them this space, making it public and open. Through a participatory and shared path, CHE2020ROVERETO was born: a digital wall that collects different contents created by the girls and boys to tell their experience of 2020 and a series of posters that posted for the city of Rovereto have brought their words on the walls of the public space.
The graphic design of the project comes from the collaboration with the graphic designer Elia Bona, while the website is made by Alberto Capuzzo.

Invitata a riflettere su come raccogliere memorie e ricordi dell’annus horribilis 2020, ho deciso di lavorare su alcune delle voci che più di altre non hanno avuto spazio di ascolto ed espressione: quelle dei ragazzi e delle ragazze, dalle scuole medie all’università, con l’intento di ridare loro questo spazio, rendendolo pubblico e aperto. Attraverso un percorso partecipativo e condiviso è nato quindi CHE2020ROVERETO: un muro digitale che raccoglie diversi contenuti creati dalle ragazze per raccontare la loro esperienza del 2020 e una serie di poster che affissi per la città di Rovereto hanno portato le loro parole sui muri dello spazio pubblico.
Il design grafico del progetto è frutto della collaborazione con il grafico Elia Bona, e il sito è realizzato da Alberto Capuzzo.